venerdì 23 giugno 2017

Nulla si può possedere

Ci pensavo.
Poniamo, un vestito.
Ma no, si consuma: diciamo un tegame?
O una sedia, un armadio. Un libro, un braccialetto.
Un sasso, ecco, un sasso colorato, trasparente.
Bello: ricordo di un'estate, di un viaggio, di una persona.
Lo guardo. Mi pare che evochi un tempo, dei pensieri , dei momenti.
Evanescenti: ma dà i brividi.
Lo stringo forte. Spero quasi che mi faccia tornare indietro nel tempo....
Niente, non funziona più.
Anzi, avverto più forte il distacco, la differenza, la distanza.
Vorrei tenerlo con ma sempre.
Lo metto in tasca, ma so che rischio di perderlo.
Lo ripongo dov'era: non può stare con me.
L'unica cosa che posso fare è guardarlo ogni tanto.
Non starà con me, sempre.
E poi magari lo perderò.
E se morirò prima, non verrà con me.
Mi sopravviverà e lo troverà qualcuno che non saprà nulla dei miei pensieri, dei miei ricordi, delle mie storie.
Me ne andrò sola con i miei difetti, i miei rimpianti, i miei sogni, i miei ricordi.
Nessun sasso, nessun oggetto.
Nulla si può possedere




venerdì 16 giugno 2017

Sorry

Tempo d'esami, a scuola.
Mi rivolgo ai pochi che passano di tanto in tanto a leggere le mie stupidaggini.
Scusatemi, scusate l'assenza, il silenzio.
Non ci sono per nessuno: ho da fare gli esami.
Non ascoltate chi dice che la scuola è una cosa così, che i prof non fanno nulla.
Noi lavoriamo quanto gli altri a scuola e a casa, pomeriggio, notte e domenica.
Durante gli esami tante volte a casa non torniamo proprio.
Le nostre famiglie sanno questo e lo accettano così come le famiglie dei militari accettano le lunghe assenze, le divise da stirare, le decorazioni e il trambusto del giorno della parata.
Abbiamo anche, per i pomeriggi, tanti corsi di formazione obbligatori, che richiedono dei prodotti, dei lavori, da ideare, realizzare e inviare: con scadenza.
Ma adesso, dicevo, ho gli esami.
Quindi ciao, a presto.