lunedì 31 ottobre 2016

i giorni più belli

Sono questi: i giorni dei morti.
In cui si è liberi di volare nei ricordi del passato, svincolandosi dai legacci del quotidiano.
In cui si tralascia di rassettare, di correggere compiti, di far la spesa
per andare in un luogo dove tra i fiori e le pietre sfrecciano anime, pensieri, ricordi.
E rammenti il nonno che condivideva con te i gamberetti del fiume, color rubino, gli occhietti di ossidiana.
La nonna che trafficava nel cucinino coi mobili dipinti di azzurro cielo (e il canestro di vimini per la spesa, e il tarallo inzuppato nel latte per cena)
La zia che mi raccontava, inconsapevole, le fiabe di Basile, che ci facevamo ripetere milioni di volte.
Papà che si preparava per la parata, con tutte le decorazioni, la sciabola, la lunga navigazione.
Mamma che rassettava cuciva cucinava sferruzzava sempre sempre sempre sempre

Io piccola, io sorridente, io felice, lo sfilatino col pomodoro, la palla, la bambola, i gatti.

I giorni più belli sono questi.



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