mercoledì 19 febbraio 2014

un siluro


Ecco, ho inserito prima l'immagine del pesce siluro, anche perchè adesso va abbastanza di moda.
Però, quando penso o parlo di un siluro, io che sono figlia di militare, di uomo di mare, non posso non pensare a quest'altro siluro.

La cosa funziona così:
c'è chi fa, chi facendo magari sbaglia, ma almeno prova
e chi ama fossilizzarsi nel proprio sacello.
Non fa, non cambia, non immagina.
Vegeta (se pure) cristallizzato come una larva nel bozzolo.
Ma nemmeno: perchè nessuna speranza di cambiamento, c'è, nessun anelito di vita.
L'immobilismo e la critica distruttiva a chi vorrebbe migliorare.
Così, stamattina, cogliendo l'occasione della mia assenza, è partito un bel siluro. Dentro c'era tutto:
disprezzo, denigrazione, giudizi temerari.

Sono ...(arrabbiata? delusa? disgustata?... magari già potevo immaginarlo...)
Voglio andarmene via.
(Lo so che potrò spiegare, rispondere, in altro momento, in altra sede. Lo farò, certo.)
Ma sono disgustata. E voglio andarmene.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Calcola che oggi nell'ora buca sono stata fuori tutto il tempo; non mi andava di vedere nessuno. Poi avevo uno stacco di 2 ore prima del rientro e me ne sono tornata bellamente a casa. Strada tutta curve, benzina sprecata... non fa nulla. Non volevo vedere quelle facce.

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