venerdì 17 aprile 2015

minuterie

minuti, secondi, ore, settimane, giorni, anni... il tempo
cosa ne resta, se non opachi ricordi sfilacciati, anzi romanzati da una memoria ambigua e truffaldina, che confonde le carte in tavola, e i foglietti del calendario?
Intanto del tempo te ne accorgi dallo specchio, che ti rende un'immagine giorno dopo giorno modificata, un pochino alla volta, un pochino per volta.
E dov'è lo sguardo radioso, dove la fronte pura e liscia, il sorriso di smalto, l'incarnato di pesca?
Tout passe, tout casse, tout lasse
Non abbiamo che la lama di coltello dell'oggi, dell'attimo ADESSO, su cui tenerci in bilico.
In bilico, così: per tutta la vita.
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Però, restano le fragoline di bosco: restano le minime felicità, gli attimi brillanti di quarzo, in cui l'anima sorride.
Come stamattina presto quando, uscita per salvare il bucato da un'eventuale pioviggine, ho trovato la tortorella a fare tu-tu, senza timore per me: mi guardava e...(!) mi sorrideva


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